Il padiglione più visitato dell’Expo di Dubai
Ecco perché l’Arabia Saudita ad Expo è stato il più gettonato
All’Expo di Dubai il padiglione più visitato è stato quello dell’Arabia Saudita, uno Stargate su un paese che fino a pochissimo tempo fa era chiuso ai viaggi per turismo.
Il padiglione apre uno squarcio su quello che è uno dei principali investimenti turistici dell’Arabia Saudita, quello sul Mar Rosso.
All’Expo di Dubai il padiglione più visitato non è stato quello dell’India, che ha negli Emirati Arabi la comunità locale più numerosa, e nemmeno quello dell’Italia o della Francia.
Con oltre 4 milioni di visite, l’Arabia Saudita è stato il padiglione più visitato della prima Esposizione Universale in Medioriente.
Il padiglione saudita è uno Stargate, una porta su un paese che fino a pochissimo tempo fa era chiuso ai viaggi per turismo e dove non erano nemmeno ammesse altre fedi religiose.
L’Arabia Saudita ha investito molto per diventare una nuova meta turistica, con l’obiettivo di attrarre decine di milioni di visitatori entro i prossimi anni. Ha colto l’occasione dell’Expo organizzato dai vicini Emirati Arabi per rilanciare questo progetto in grande stile.
I primi visti turistici erano stati aperti solo nel 2019 e io ero stato uno dei primi a poterne approfittare, appena prima della battuta d’arresto a causa della pandemia, solo a pochi mesi dal loro lancio.
Il Padiglione racconta bene quello che scopre un turista che entra per la prima volta in Arabia Saudita in un percorso che è stato il più gettonato tra i visitatori di Expo. L’Arabia Saudita è stato anche premiato come il miglior Padiglione di questa Esposizione Universale a Dubai. I visitatori sono accompagnati alla scoperta di una parte del passato arabo poco conosciuta, quella di Al’Ula, una città dimenticata che riemerge dalle sabbie del deserto, con le tombe di Hegra e percorsi in mezzo ad una terra che per la prima volta vengono mostrati ad un pubblico mondiale.
Il padiglione apre anche uno squarcio su quello che è uno dei principali investimenti turistici dell’Arabia Saudita, quello sul Mar Rosso, una zona ancora inesplorata, che quando l’ho visitata io appena tre anni fa si poteva raggiungere solo in macchina partendo da Gedda e poi mettendosi d’accordo sul posto con un barcarolo che ti accompagnava a fare un giro tra una delle barriere coralline tra le più intatte al mondo.
Le 5 isole del lato saudita del Mar Rosso oggi sono al centro di mega progetti per un turismo sostenibile, almeno nelle intenzioni, in un equilibrio tra lusso e salvaguardia dell’ambiente.
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